Si è tenuta a Bruxelles nei giorni 12 e 13 novembre 2012 la conferenza internazionale dal titolo: “Aumento dell’accesso alla giustizia attraverso azioni collettive europee”
Nel suggestivo scenario della sede del Parlamento Europeo, alla presenza di un centinaio di tecnici del diritto provenienti dai più disparati angoli del globo, si è messa a confronto la realtà americana con quella dei singoli stati europei, analizzando e sviscerando le possibili azioni che il cittadino europeo, e quindi anche quello italiano può adottare per rivendicare i singoli diritti in forma collettiva.
Per l’APIN ha partecipato l’avv. Pierpaolo Petruzzelli.
Si è evidenziata la natura squisitamente democratica della cd Class Action. Si partecipa alla vita democratica attraverso la rivendicazione dei diritti in forma collettiva. È questo è un principio incontestabile, il punto è consentirlo in tutti gli stati europei in maniera omogenea, e quindi anche in Italia,dove vige dal 2009 una legge che consente le Class Action ma in forma decisamente limitata, e a tutela esclusivamente dei consumatori. Si fa strada in maniera ingombrante l’interrogativo se e come è possibile azionare Class Action per rivendicare i diritti umani. Ed è di questo che l’APIN si vuole fare carico, atteso lo specifico del ridetto Network di difendere il fondamentale diritto alla salute e dignità umana, cercando di coniugare detta esigenza anche sotto forma di azioni collettive anche ricorrendo, quando se ne ravvisano le condizioni, alla corte europea dei diritti dell’uomo.”
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